Angeli di Natale
Il mese di dicembre è un mese magico per la sua atmosfera grazie al Natale. A rendere particolare le strade, le vetrine, le case sono le luci sfavillanti, cangianti che ovunque creano una sensazione di attesa, di sorpresa, qualcosa di sospeso nel tempo che pare fermarlo nell’intensità di un attimo, tra incontri, feste e regali.
In questo periodo si osservano molte tradizioni radicate nel tempo, nelle nostre abitudini e diciamo anche nel nostro costume psichico di attribuire ad alcuni simboli il potere e la forza di scaldarci il cuore. Cultura e tradizioni vanno a braccetto proprio in tempi come quello del Natale, dove in un tempo che, dicevamo, pare sospeso, le nostre avventure e disavventure, problemi, pensieri etc trovano quasi riparo in questa festività. O forse si cerca semplicemente di azzerare tutto, per quei 10 secondi di conta al rovescio, in attesa di veder realizzati quei propositi di rinnovamento per l’anno nuovo che si apre… Qualsiasi cosa sia, la magia del Natale e dell’anno che si chiude per lasciar spazio al nuovo entra e infesta le case di noi tutti.
Anche nell’usanza di addobbare i nostri ambienti, di fare l’albero o di attribuire una valenza speciale ad alcuni simboli, vi è la ricerca di una maggiore spiritualità, che va di pari passo con un certo innegabile orientamento al consumismo sfrenato che vuole i regali di Natale sotto l’albero. Ma si sa, l’uomo vive di tante contraddizioni, non è necessario farne un dramma proprio a Natale! Evviva il regalo, evviva la propria idea di Natale, che ognuno vive a modo suo e come sente di fare.
Sicuramente tutti ci si impegna nel rappresentare in ogni angolo il miracolo della Natività: come la figura dell’Angelo che vive nei presepi, nelle chiese, nelle vetrine dei negozi, come addobbi natalizi, sulle carte per i pacchetti regalo, nelle agende, nei calendari, un po’ dappertutto.
L’angelo è un simbolo che esercita un potere fortissimo sulle persone, ed ha i significati più diversi, non necessariamente intrisi di religiosità; il valore simbolico dell’angelo è universale.
La funzione del Natale nella cultura moderna non ha solo un significato religioso e cristiano, nella fattispecie, ma assume una caratteristica fondamentale anche nella sua collocazione temporale. Dicembre è un mese “diverso” dagli altri, considerato quasi come una sosta, un intervallo per rigenerarsi. Le stagioni scandiscono i momenti fondamentali della vita dell’uomo: la nascita è associata alla primavera, la maturità all’estate, il declino all’autunno, la morte all’inverno.
L’angelo è una figura presente in questo momento di sospensione e conoscenza di qualcosa di nuovo che possa farci rinascere, in un certo senso. La nostra psiche ha bisogno di affidarsi ad una rinascita, al passaggio e superamento di una situazione passata per incontrare una nuova, ancora ignota, ma che sia una più fresca condizione esistenziale. Naturalmente nella religione, incontriamo figure di angeli nel Nuovo Testamento in cui gli angeli sono dei nunzi, e compaiono proprio come messaggeri e come figure protettive di poveri e bisognosi. Gabriele annuncia a Elisabetta e a Maria la nascita dei loro figli, angeli annunciano ai pastori la nascita di Gesù; un angelo annuncia la resurrezione di Cristo alle donne, e ancora due angeli spiegano il senso dell’Ascensione ai discepoli.
Qualsiasi sia la natura di questa figura, abbiamo bisogno di sentire, anche attraverso il potere salvifico dell’immaginazione, che una creatura angelica ci protegge e custodisce continuamente, soprattutto di riscoprire la sensazione di poter rinascere e di poter essere assistiti in questa fase e transizione affiancati da un angelo custode…
