Costumi da Fata

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Travestimenti da Fata

Fata significa spirito tutelare, le fate sono esseri soprannaturali che si confondono tra gli uomini e ne influenzano l’esistenza con influssi benevoli o malevoli. Tipico è il travestimento da fata, in occasione di recite e spettacoli o esibizioni.

W. B. Yeats, nella sua raccolta “Irish Faery and Folk Tales” (1893) scrive: “Non crediate che le fate siano sempre piccole. In loro tutto è capriccio, perfino le dimensioni. A quanto pare assumono qualsiasi forma o dimensione piaccia loro. La loro occupazione principale consiste nel banchettare, lottare, fare l’amore e suonare una musica bellissima. Fra loro c’è una sola persona industriosa, il lepra-caun, il calzolaio”.
Secondo gli storici delle tradizioni popolari, le fate esistono fin dall’antichità e potrebbero essere gli ultimi residui degli antichi abitatori dell’Irlanda, i Thuatha De Danan.

Il regno delle fate ha una propria gerarchia di re, regine e capi, che si radunano in luoghi speciali, i “raths”.
Le fate sono amiche degli esseri umani se vengono rispettate e non disturbate, ma se si arrabbiano esse hanno il potere di stregare o di lanciare frecce di fuoco paralizzanti.

Le tipologie di fate

Le Silfidi in Irlanda: il popolo delle fate viene chiamato Daoine Sidh (in gaelico).

Esistono diverse varietà di fate.

Fate dell’aria: note con il nome di ‘Slyphs’ o spose del vento, hanno il potere di tramutarsi velocemente e possono apparire come esili e leggiadre fanciulle. Indossano morbidi abiti verdi o rossi. E’ facile vederle trasformate in volatili. Le Comeles sono responsabili del fenomeno della nebbia e della foschia. Generalmente queste fate sono sempre invisibili.

Fate dell’acqua: le fate Nixies sono di tradizione germanica. Vivono nei laghi e ruscelli, assomigliano agli umani dalla vita in su’, ma hanno la coda di pesce.

Le Ninfee: presso i greci erano demoni femminili della natura. Sono creature femminili giovani e belle, talvolta mortali, altre volte immortali, le ninfee personificano le forze divine dei monti, dei boschi e degli alberi, delle acque, dei luoghi, di città e stati. Fanno parte del seguito di divinità maggiori e rivestono un ruolo importante nella mitologia, per via delle loro relazioni amorose con uomini e Dei. Si distinguono a loro volta in ninfee delle acque, del mare, dei monti, degli alberi, valli e boschi. Sul capo hanno un diadema chiamato ‘ninfale’.

Belle, nude o ricoperte da veli, le fate vivono nei campi e nei boschi, nelle fonti e nei fiumi. Nutrono infanti e proteggono ragazze giovani, passano dalla benevolenza all’ostilità se colte da occhi indiscreti. Possono vendicarsi apparendo dalle acque di una fonte a un uomo mandandolo fuori di senno, in preda a follia profetica.

Le fate personificano la forza naturale, amano sedersi sui sassi dell’argine di un fiume o di un ruscello e trascorrere ore a pettinare i lunghi capelli.

Le Ondine e le Silfidi sono spiriti femminili.
Fate dell’acqua, le silfidi predicono il futuro, il passato, ma non il presente. Sono avvolte in vesti d’argento, nascoste in cespugli di rose bianche e cantano dolcissime melodie, ma se sorprese spariscono all’improvviso e con loro anche il cespuglio di rose bianche.

Le Pelne sono creature dell’acqua trasformate da un incantesimo in bellissime colombe.

Le Fate della terra sono le Driadi.

I Pixies sono apparsi per la prima volta nelle storie della tradizione inglese. Molte persone ritenevano che i pixies fossero le anime dei bambini morti prima di essere battezzati. Indossano vestiti verdi, vivono nelle rocce, ma amano entrare nelle case degli umani e pizzicare le fanciulle che non tengono le case pulite.

I Driadi, nella mitologia greca, ninfa dei boschi e in generale degli alberi, le driadi erano propriamente le ninfe delle querce, come rivela il loro nome (dryas, quercia). Vivono nei boschi e ne incarnano la forza e il rigoglio vegetativo. A differenza delle amadriadi, non fanno corpo con gli alberi ma possono muoversi liberamente, danzare e unirsi anche con semplici mortali. Sono raffigurate come belle e giovani donne, con la parte inferiore della persona terminante in una sorta di arabesco che imitava un tronco d’albero.

Le Fate del fuoco: le Fiammelle si presentano come piccole scintille o piccole palle di fuoco in grado di cambiare le loro dimensioni. A volte si presentano anche sotto forma di lucertola. Si racconta anche che senza queste entità il fuoco non esisterebbe in quanto è proprio il loro intervento a scatenare la piccola scintilla che diverrà fuoco.

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Redazione Pelatelli
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