Costumi ‘Arabesque’ alla mostra di Matisse

Home / news / Costumi ‘Arabesque’ alla mostra di Matisse
Di
- categoria news

La mostra Matisse – Arabesque è ospitata dalle Scuderie del Quirinale, a Roma, fino al 21 giugno. Una preziosa testimonianza di dipinti che non seguono il più comune filone del famoso artista. Una mostra che trae spunto da una frequentazione dell’Oriente e che si sviluppa nell’arco di viaggi, incontri e visite a mostre ed esposizioni. Una presenza predominante riguarda anche il costume, anch’esso ispirato, all’Oriente.

In esposizione alla mostra ben oltre 90 opere di Matisse con alcuni capolavori assoluti – per la prima volta in Italia – provenienti dai maggiori musei del mondo: Tate, MET, MoMa, Puškin, Ermitage, Pompidou, Orangerie, Philadelphia, Washington etc…

Arabesque, vuole restituire un’idea delle suggestioni che l’Oriente ebbe nella pittura di Matisse, con i suoi artifici, i suoi arabeschi, i suoi colori, a suggerire uno spazio più vasto, plastico e offrire un nuovo respiro alle sue composizioni per aprire a uno spazio fatto di colori vibranti, a una nuova idea di arte decorativa fondata sull’idea di superficie pura.

Il Marocco, l’Oriente, l’Africa e la Russia, nella loro essenza più spirituale e più lontana dalla dimensione semplicemente decorativa, indicheranno a Matisse nuovi schemi compositivi. Arabeschi, disegni geometrici e orditi, presenti nel mondo Ottomano, nell’arte bizantina, nel mondo ortodosso e nei Primitivi studiati al Louvre; tutti elementi interpretati da Matisse con straordinaria modernità in un linguaggio che, incurante dell’esattezza delle forme naturali, sfiora il sublime.

Il percorso della mostra propone suggestioni diverse: il primitivismo, di cui è nota la passione di Matisse e il suo amore collezionistico per le maschere e i tessuti africani, atmosfere primitivistiche per spingere lo sguardo a individuare i rapporti di fascinazione di Matisse con oggetti, maschere e tessuti africani.

Affascinato dal rapporto tra il corpo femminile e l’ambiente dell’atelier, allestito sempre come una scenografia, l’artista dipingeva la magia delle odalische distese, sedute o in piedi e dei tessuti arabescati, sottolineando il gioco di linee che invadevano lo spazio nella seducente esplosione di colori.

Matisse collabora – come tanti artisti dell’epoca, tra cui lo stesso Picasso – con i Balletti Russi di Diaghilev, e alle Scuderie lo vediamo cimentarsi nella realizzazione di costumi ed abiti di scena. Accompagnati dalle note di Stravinskij, invadono lo spazio i costumi del Chant du Rossignol del 1920, disegnati per il balletto coreografato da Léonide Massine, una sorta di opera totale dove balletto, musica e pittura si intrecciano in un’unica fantastica visione.

Una mostra che, attraverso il rimando a oggetti delle ricche e fastose culture figurative citate, a ibridazioni e a commistioni di generi e stili, farà rivivere il lusso e la delicatezza di mondi antichi, esaltati dallo sguardo visionario, profondo e straordinariamente contemporaneo di un artista geniale e grandioso come Matisse.

Redazione Pelatelli
Redazione Pelatelli
La redazione di Pelatelli nasce con l'intento di rendere pubbliche notizie, eventi, trend nell'ambito del travestimento, delle feste a tema, dei costumi e dell'arte di indossarli, che li rende così affascinanti ed in qualche caso bizzarri.
Articoli recenti
Contattaci

Lasciaci un messaggi e ti contatteremo il più presto possibile.